Resta agli arresti domiciliari l’ex assessore pugliese al Welfare Salvatore Ruggeri. Il Tribunale del Riesame di Lecce ha infatti respinto l’appello dei difensori che chiedevano, dopo il rigetto del gip, la revoca della misura cautelare disposta lo scorso 8 luglio nell’ambito dell’operazione chiamata «Re Artù” della Guardia di Finanza su presunti intrecci illeciti tra sanità e politica.
La richiesta di revoca della misura cautelare si basava sulla mancanza delle esigenze cautelari, in particolare sull’impossibilità dell’indagato di reiterare i reati contestati.
Ruggeri è considerato dalla pubblica accusa un personaggio chiave dell’inchiesta, perno di un presunto sistema di corruzione che avrebbe attraversato vari ambiti, quello sanitario e della procreazione assistita, dei concorsi pubblici, dei consorzi di bonifica, per finire alla gestione del bacino elettorale.