Il contrabbando di sigarette torna in città. La pratica illegale, diffusa negli anni ’90, sembrava ormai passata, ma in realtà non è così. Da alcuni mesi il contrabbando è tornato prepotentemente in città, complice anche l’aumento dei prezzi rispetto ad altri paesi dell’est Europa. In effetti la differenza è enorme. In alcuni paesi è facile trovare i pacchetti a un prezzo nettamente inferiore, quasi al 50% in meno.
Negli anni Novanta era facile reperire la sigaretta illegale. Ad ogni semaforo si notavano dei tipi loschi che vendevano i pacchetti e nascondevano le stecche in alcuni tombini per non farsi notare dalle Forze dell’Ordine. Ora la vendita è cambiata. Case e circoli privati sono diventati delle tabaccherie abusive. Pochi mesi fa, infatti, la Finanza ha sgominato una presunta rete internazionale dedita al contrabbando di sigarette. Un dato che era stato riportato anche da Intellegit, start-up sulla sicurezza, che aveva sottolineato come la pratica si fosse diffusa anche tra i venditori ambulanti.
In effetti, secondo quanto denunciato da alcuni turisti e avventori di Pane e Pomodoro, ci sono diversi ambulanti che sulla spiaggia cittadina passano tra i bagnanti avvisandoli sulla vendita di sigarette. Non urlano, come ad esempio si fa per il cocco o le mandorle, ma passeggiando tra i bagnanti annunciano che tra i loro prodotti ci sono anche le sigarette e perché no anche le stecche, non curanti della vicinanza delle Forze dell’Ordine.