Ha lavorato fino all’ultimo soffio della sua vita Pasquale Vassalli, per tutti “Lino della Questura”. Un male incurabile e fulminante lo ha stroncato a 64 anni, proprio quando insieme alla sua famiglia si stava rialzando come un leone dopo le ferite inferte dal Covid. Lino era il proprietario della storica e omonima pizzeria a due passi dalla Questura di Bari, chiusa a febbraio scorso per il duri colpi inferti dalla pandemia. Di arrendersi Lino non ha mai voluto neppure sentirne parlare. Era fatto così.
Sorridente, gentile e grande lavoratore, attaccato alla sua famiglia con la stessa passione che metteva quando era davanti al suo forno a preparare deliziose pizze. Da qualche tempo lavorava in un locale a Barivecchia, ma la volontà era quella di andare in pensione e dare una mano a suo figlio Fabio, che nel frattempo aveva aperto un’altra pizzeria in via De Rossi. Un amore incondizionato per la farina, gli impasti, in generale per un mestiere a cui si è dedicato fin da bambino. “Ciò che ci sta facendo molto piacere – spiegano i figli in questo giorno di grande dolore – sono le telefonate, i messaggi e tutte le testimonianze d’affetto che stiamo ricevendo anche da tanti clienti. Per lui erano la cosa più importante e ha fatto sempre in modo che lasciassero il locale soddisfatti. Provava ad assecondarli in ogni modo”.
Come tutti i grandi lavoratori e i padri innamorati della propria famiglia, Lino è stato convinto ad andare in ospedale quasi con la forza. Pronto a scattare alle 3 di notte se qualcuno avesse avuto bisogno di aiuto, in questo caso la sua risposta era sempre la stessa: “Sto bene, non preoccupatevi continuo a lavorare”. Evidentemente Lino non stava bene e in un mese e mezzo si è spento. Con la sua scomparsa nei cuori di tanti baresi sono affiorati ricordi e anedotti. I funerali di Pasquale Vassalli si terranno il 3 ottobre alle 16.30 nella Cattedrale di Bari.