Esami di riparazione dei debiti anticipati a luglio. Per questo motivo la famiglia della studentessa barese, bocciata non avendo superato gli esami di riparazione, ha presentato ricorso al Tar. il giudice ha accolto il ricorso dei genitori e la giovane quest’anno potrà frequentare la classe successive e la scuola dovrà provvedere a dei corsi di recupero dei debiti. La decisione del tar è legata al fatto che è ingiustificato far scontare alla alunna una scelta organizzativa. La giovane aveva preso il debito in greco, latino e inglese. La famiglia. seguita dall’avvocato Michele Ursini. Nell sentenza del tar è scritto che “Nonostante il tempo esiguo concesso, l’alunna ha dato prova di significativi progressi, migliorando il profitto in due materie su tre. All’esito degli esami di recupero è residuata un’unica significativa insufficienza a fronte di una media complessiva attestata sul 7 pieno”. Tali circostanze, però, non sarebbero state valutate a fondo dal collegio docenti al momento dello scrutinio conclusivo, a cui è seguita la bocciatura.
Stessa cosa è capitata in un istituto alberghiero. Anche in questo caso la famiglia è ricorsa al Tar accusando la scuola di non aver organizzato corsi di recupero. La giovane dal primo al secondo semestre aveva recuperato le insufficienze, tranne in italiano. “La scuola non ha considerato che nel passaggio dal primo al secondo quadrimestre l’alunna aveva recuperato tutte le insufficienze, inoltre l’istituto non ha mai organizzato corsi di recupero, nemmeno successivamente alla irrogazione del debito formativo, venendo meno ad un preciso obbligo”.