“Anche se ha avuto grande risalto presso i media, purtroppo, quanto avvenuto al Majorana di Bari è solo la punta di un iceberg e non era del tutto inaspettato per chi vive il mondo della scuola”. A parlare è Vito Carlo Castellana, coordinatore provinciale della federazione Gilda Unams, sull’aggressione ai danni del professore Vincenzo Amorese per mano del padre di un’alunna di 14 anni a cui aveva messo la nota. Secondo quanto emerso dalle indagini, ancora in corso, le accuse rivolte dalle studentesse, accolte poi dalla preside, riguardo gli atteggiamenti poco consoni dell’insegnante, erano state orchestrate dalla stessa ragazzina dopo aver ricevuto la nota e poi smentite dalle insegnati di sostegno presenti in classe al momento del fattaccio. A finire in manette per l’aggressione il padre della ragazza, un 34enne pregiudicato, e sono ancora in corso le ricerche del complice. Al netto di quanto accaduto, è parso strano il comportamento della dirigente Paola Petruzzelli, come anche sottolineato dal presidente del Municipio III, Nicola Schingaro, e dallo stesso coordinatore Castellana.
“Intanto l’auspicio è che la giustizia accerti tutte le responsabilità e che il docente ritrovi la forza e la voglia di ritornare ad insegnare con la passione che contraddistingue la categoria. C’è però da riflettere su quanto accaduto, anche, da quanto emerge dai vari articoli di stampa, sulle parole espresse dal D.S. della scuola. Anche in questo caso – sottolinea – l’impressione è stata quella di una categoria, quella degli insegnanti, lasciata da sola ad affrontare le situazioni. Una categoria che quotidianamente subisce aggressioni verbali da studenti e famiglie, ma anche psicologiche ed è quasi sempre lasciata da sola. La scuola azienda infatti ha portato ad avere molto spesso alcuni dirigenti scolastici che intervengono soprattutto per giustificare gli studenti e raramente per difendere e tutelare gli insegnanti. La scuola azienda ha portato a cercare i numeri e le iscrizioni, trascurando invece quello che è il compito delle istituzioni scolastiche, cioè quello di educare alla legalità, al rispetto delle regole. Ha portato alla promozione quasi sempre assicurata, a discapito del merito. L’autorevolezza del docente è stata smantellata da continue riforme scolastiche che hanno solo portato ad un impoverimento educativo. L’autorevolezza del docente viene smantellata da stipendi bassi e da Dirigenti scolastici che spesso fanno i sindacalisti degli alunni! Nel caso del Majorana l’auspicio è che l’USR Puglia accerti anche come sia possibile che possano entrare estranei a scuola indisturbati, tenendo presente anche il quartiere in cui la scuola si trova che sicuramente necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza. Devono essere accertate le responsabilità non solo degli aggressori – conclude -, ma anche di chi doveva garantire la sicurezza della scuola! Noi saremo al fianco di tutti quei docenti che vorranno denunciare e li sosterremo anche nelle sedi opportune”.