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Lavoro, scioperano i dipendenti della Dana Graziano: “Proposte aziendali negative per il sito di Bari”

14 Ottobre 2022
– Autore: Eleonora Francklin
14 Ottobre 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Scioperano i lavoratori della Dana Graziano. Da questa mattina i dipendenti sono fuori ai cancelli dell’azienda a causa della decisione maturata durante l’incontro del coordinamento nazionale Dana Graziano, tenutosi il 12 ottobre nella sede dell’Amma di Torino sulla discussione del rinnovo dell’integrativo di secondo livello. Le delegazioni trattanti di Fim, Fiom e Uilm unitamente alle RSU di tutti gli stabilimenti esprimono dissenso rispetto alle irricevibili proposte aziendali in merito alle richieste della piattaforma, oltre alla conferma delle delocalizzazioni che impatteranno negativamente sul sito di Bari.

“Nel corso dell’incontro – spiegano i sindacati – è stato comunicato il valore dell’EBITA di chiusura dell’anno in corso con cui verrà calcolato l’indicatore comune a tutti gli stabilimenti, che si è attestato al 3,9 % ed equivale ad un valore economico di 120 euro. Mentre per quanto riguarda il parametro efficienza ad oggi ci sono due stabilimenti che non lo hanno raggiunto, Bari e Sommariva P., quindi non vedranno l’erogazione aggiuntiva del parametro e dovrebbero percepire un totale di 345 euro, mentre i restanti 3 stabilimenti rispetto all’attuale proiezione prenderebbero un totale (EBITA + efficienza + ppm) di 570 euro. L’azienda ha inoltre precisato che stante la situazione e il del trend dell’anno 2022 non è disponibile ad erogare ulteriori cifre a compensazione come avvenuto lo scorso anno, respingendo ogni nostra richiesta a riguardo che valorizzasse l’impegno di tutti i lavoratori in un momento storico così difficile.  È stato presentato il Piano Industriale dagli Amministratori Delegati di “Gran Rivoli” ing. F. Leone e del settore “Light Vehicle” ing. P. Mantelli. I quali ci hanno illustrato una fotografia della situazione industriale al 2022, che vede la chiusura dell’anno sostanzialmente in linea con le previsioni, la proiezione per gli anni 2023/2025 che saranno sostanzialmente in linea con gli attuali livelli occupazionali grazie alle nuove acquisizioni di prodotti, sottolineando il quadro di instabilità e incertezza del mercato dovuto alla complessa situazione geopolitica. Sono stati illustrati nel dettaglio i nuovi lanci di prodotti per gli anni ’22 e ’23 di “Gran Rivoli” e “Light Vehicle”, lo sviluppo di nuovi business che riguardano anche l’elettrificazione e l’intenzione aziendale di richiedere alla Corporate un aumento per gli investimenti sul 2023. L’azienda ha formulato al tavolo del coordinamento nazionale la sua proposta/disponibilità economica sul futuro premio di risultato, che ammonta ad un aumento di 50 euro per anno nel triennio, ciò significa una proposta di 1050 euro a regime. Inoltre ha formulato la richiesta alle OO.SS. di rivedere il capitolo dell’accordo aziendale inerente la costituzione del bacino da cui attingere per le stabilizzazioni. Il coordinamento nazionale ritiene le proposte aziendali, illustrate in questi due giorni di discussione molto distanti dalla piattaforma sindacale condivisa con i lavoratori, che non è ancora stata discussa in tutti i suoi punti e soprattutto respinge con forza 4 punti emersi nella discussione: la richiesta aziendale è di introdurre un pezzo di premio collegato alla presenza; di escludere l’erogazione del PDR a circa 138 impiegati e quadri; la modifica del capitolo bacino per stabilizzazioni; reputa la proposta economica insufficiente (150 a regime)”.