Da questa sera, a partire dalle ore 18.15, saranno illuminati i nuovi lampioni ornamentali installati su lungomare Starita. Con questo intervento l’amministrazione comunale ha inteso recuperare l’aspetto del lungomare così come progettato nei primi anni del secolo scorso, attuando il recupero dei corpi illuminanti artistici su “candelabri” di ghisa, uguali agli attuali esistenti sui tratti intitolati a di Crollalanza, Trieste e Imperatore Augusto. Nel tratto stradale in oggetto sono stati installati 30 nuovi candelabri, con 120 lanterne complessive, realizzati in fusione di ottone con le stesse dimensioni e caratteristiche architettoniche di quelli esistenti. Nella fattispecie, l’intervento ha previsto la realizzazione di nuovi basamenti in sostituzione di quelli smantellati nel secolo scorso, mentre i nuovi candelabri sono stati appositamente realizzati ex novo sul modello di quelli ancora esistenti, previa realizzazione di un nuovo stampo di fusione, in quanto l’originale realizzato dalla fonderia Corazza è andato perduto. L’esecuzione degli interventi ha tenuto conto dell’odierna normativa tecnica di riferimento per gli impianti di illuminazione, della legislazione per il contenimento del flusso luminoso e della normativa per la riduzione dei consumi energetici. Le operazioni di montaggio, cominciate lo scorso 7 settembre, sono terminate in anticipo rispetto ai tempi stimati per l’intervento (circa 60 giorni).
BREVI CENNI STORICI
I candelabri situati sul lungomare sono tra i simboli incontrastati di Bari, immortalati in cartoline, fotografie e dipinti d’autore. La loro prima installazione avvenne a cavallo degli anni ’20 e ’30 durante la costruzione del lungomare cittadino voluto da Araldo di Crollalanza, podestà della città prima, e ministro del governo fascista poi. I lavori durarono dal 1929 sino alla metà degli anni ’30. Il progetto prevedeva l’estensione del lungomare fino all’entrata monumentale della Fiera del Levante. Tuttavia i baresi potettero godere del nuovo lungomare solo per poco tempo: durante la seconda guerra mondiale, infatti, i candelabri vennero completamente smantellati per far fronte alla richiesta di materiale metallico da parte dell’industria bellica, e così tutto il lungomare di Bari rimase privo degli originari lampioni. Nel 1949, grazie all’opera del sindaco Vito Antonio Di Cagno, si decise di ripristinare i candelabri. L’azione di ripristino non fu tuttavia rapida e ci vollero più di una decina di anni per vedere installata la maggior parte dei lampioni. Con l’occasione, inoltre, fu attuato un peculiare restyling dei corpi illuminanti, in quanto venne abbandonata la forma sferica in favore delle attuali lanterne tronco-coniche. L’illuminazione artistica del tratto di lungomare oggetto del presente progetto, tuttavia, non fu mai ripristinata: per questo l’amministrazione comunale ha scelto la versione del 1949.