“Ho visto il vostro servizio riguardante la truffa degli orologi. Volevo informarvi che a Bari ne gira anche un altro con accento veneto, che è riuscito a truffarmi.
La dinamica è simile a quella che hai raccontato”. Inizia così il racconto inviato da un lettore alla nostra redazione. “Camminavo solo, dopo aver finito di lavorare – spiega -. Mi trovavo nei pressi del semaforo vicino la Coop di via Fanelli. Mi si ferma questo tizio che mi chiede se stesse andando bene per l’aeroporto e gli dico di no, indicandogli la strada corretta. Mi ringrazia, fa 1 metro con l’auto, si ferma, fa retromarcia e mi dice: ‘Sa, come le ho detto, sto andando in aeroporto. Io sono un rivenditore di profumi’, mostrandomi il suo badge e una finta fattura di profumi invenduti”.

“Mi mostra i profumi importanti che ha, di cui uno che spruzza. Mi dice che, essendo da 100 ml, non avrebbe potuto imbarcarli. Sono stato sciocco perché i liquidi fino a 100 ml si possono portare in aeroporto – conclude -. Mi fa vedere le scatole false ed io, in quel momento poco attento, gli ho creduto. Mi ha detto che me ne avrebbe dati 7 (quelli invenduti da 100 ml), al prezzo di 1, giusto per non lasciarli in aeroporto. Ha voluto 115 euro per quei 7 profumi falsi”.