Il disagio sociale, raccontato attraverso la tormentata esistenza degli ultimi. È questo il tema del nuovo film del regista barese Vito Giuss Potenza “Una coperta di stelle”, tratto da un’idea di Antonio Garofalo, con sceneggiatura e dialoghi scritti da Cosimo Lerario. Il film è stato realizzato per conto dell’associazione Agebeo e Amici di Vincenzo, in particolare dal suo presidente Michele Farina, con la fattiva collaborazione dell’associazione “Angeli senza frontiere” Odv di Bitonto presieduta da Vito Plantamura, i cui componenti hanno preso parte a varie scene del lungometraggio.
Un film che cita e ripropone la poetica filmica di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini. Il film racconta di uomini e donne senzatetto invisibili per la società fino a quando non si ritrovano loro malgrado vittime di gesti efferati o semplicemente costretti a morire in assoluta solitudine su un giaciglio di fortuna. “Una coperta di stelle” è ambientato in una Bari di periferia e anonima. Al centro della storia c’è Gigante, un uomo che vive ai margini della società dedito a difendere il gruppo di clochard a cui appartiene, i quali, pur vivendo sul lastrico, intendono mantenere inalterata la propria identità e integrità. Lo farà soprattutto quando Nicola, divenuto anche lui un senzatetto a seguito di irrisolti problemi economici, cercherà di taglieggiare i compagni barboni chiedendo il pizzo sul posto occupato. Il film verrà presentato in prima nazionale assoluta sabato 22 ottobre nell’Auditorium comunale di Adelfia in proiezione riservata con accesso esclusivo mediante invito.
