Una vera e propria guerra tra poveri. Piccoli commercianti che cercano in tutti i modi di stare tra i costi, alcuni sono arrivati al punto di cambiare anche l’etichetta della scadenza, cosa facilmente intuibile quando si tratta di merendine che fuori hanno una scadenza e dentro un’altra. Ma ci sono anche casi in cui alimenti destinati agli aiuti umanitari vengono sono messi in bella mostra negli scaffali e messi in vendita, nonostante non siano commerciabili. “Il commercio è diventato impossibile – ci spiega un negoziante -. Ogni giorno c’è un aumento e pur di non chiudere cerchiamo in tutti i modi di tirare il più possibile”. Lui stesso però ha nel bancone dei formaggi che non dovrebbero essere venduti, con tanto di etichetta “Non vendibile – Aiuti umanitari”. Lui dice che non li vende, li dà a chi ne ha bisogno. Il negoziante ha smentito categoricamente la vendita di questo tipo di prodotti, nonostante ci sia arrivata una segnalazione a proposito, e noi gli vogliamo credere.
Mimmo e Bartolo, due altamurani cercano compaesani a Tirana: “In Albania per rifare i denti”
- di: Raffaele Caruso
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