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Puglia, Conferenza di servizi in Regione: Decaro e Bonasia si oppongono all’inceneritore tra Bari e Modugno

27 Ottobre 2022
– Autore: Raffaele Caruso
27 Ottobre 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro e il sindaco di Modugno Nicola Bonasia hanno depositato personalmente, presso il dipartimento Mobilità e Qualità urbana, Opere pubbliche, Ecologia e Paesaggio della Regione Puglia, i pareri tecnici dei rispettivi Comuni rappresentati, da verbalizzare nella Conferenza di servizi convocata per trattare il procedimento relativo alla realizzazione dell’impianto di ossido combustione dei rifiuti speciali, previsto nella zona industriale di Bari e proposto da NEWO spa. Nella fattispecie, i pareri resi confermano il responso negativo dei due enti relativamente alla procedura in esame della conferenza, ribadendo le motivazioni contrarie già più volte espresse in altre sedi.

Il Comune di Bari ha ripetutamente chiarito in merito a questa vicenda che la propria posizione, decisamente negativa, non è fondata su ragioni pregiudiziali ma supportata da una serie di osservazioni di cui si riportano di seguito le più significative. Non risultano completati gli esami sui possibili impatti sanitari dell’insediamento industriale NewO, la cui tecnologia è stata sperimentata in scala molto piccola con esiti già oggetto di rilievi critici da parte di ARPA. L’impianto, non previsto nel Piano dei rifiuti regionale, non potrà accogliere rifiuti solidi urbani provenienti dal territorio regionale e, diversamente da quanto asserito dagli uffici regionali, non potrà contribuire a chiudere il ciclo dei rifiuti pugliesi. Esso, pertanto, potrà servire solo ad attrarre una massa ingente di rifiuti speciali provenienti da altre regioni, che saranno trattati con una tecnologia ancora sperimentale. Gli uffici regionali non hanno mai inteso approfondire le attività istruttorie sugli impatti ambientali di tale ingente trasferimento di rifiuti esterni, al contrario, l’iniziativa industriale avrebbe già ricevuto una prima ammissibilità a un consistente finanziamento regionale su fondi comunitari, nel presupposto che invece l’impianto dovrebbe supportare il ciclo dei rifiuti urbani regionali. Ciò costituisce una grave contraddizione che gli uffici regionali non hanno mai chiarito, nonostante le numerose diffide inviate dal Comune di Bari. La possibilità di accedere a finanziamenti pubblici per tali impianti (con cd. ossicombustione dei rifiuti) non era prevista nell’elenco dei codici finanziabili nel Regolamento sui Pacchetti Integrati di Agevolazione. Il finanziamento pubblico all’iniziativa industriale è stato il risultato dell’allargamento successivo a quella tipologia di impianti del regolamento in questione. Tale allargamento giunto alla vigilia della presentazione dell’iniziativa NewO, e che parrebbe aver portato alla sua ammissibilità a finanziamento, è stato successivamente eliminato, con il risultato che l’unica iniziativa ammessa a finanziamento è stata proprio quella della NewO. La proposta pertanto ha potuto quindi beneficiare di un canale di accesso a fondi comunitari non coerente con le regole di mercato.