È da poco terminato l’incontro che si è tenuto in giornata tra Ferrovie Del Sud Est, rappresentate da Giuseppe Porfiri e da Gaetano Lopez, e le Organizzazioni Sindacali Territoriali FILT CGIL, FIT CISL, UIL TRASPORTI e FAISA CISAL. Un incontro propedeutico “all’espletamento della prima fase della procedura di raffreddamento e conciliazione, attivata dalle suddette Organizzazioni Sindacali con nota del 28 ottobre u.s., ai sensi della legge n. 146/1990 e n. 83/2000 lettera c) della delibera della Commissione di Garanzia sullo sciopero del 23/04/2018, al fine di verificare ogni possibile tentativo di conciliazione”.
“In apertura di riunione l’azienda ha specificato che il valore corrisposto ad alcuni lavoratori con il cedolino di ottobre non è un premio di risultato, ma si è trattato di politica retributiva, che tipicamente è ad appannaggio Aziendale e che non è oggetto di scambio, né di comunicazione con le OO.SS. e per la quale vengono utilizzati criteri di merito – si legge nella nota diffusa dai sindacati -. Nello specifico i criteri generali utilizzati dall’azienda sono i seguenti: valutazione positiva delle performance, un impegno straordinario su specifici progetti, attribuzione delle conoscenze di know-how specifici e in generale i comportamenti rilevati. Sono stati utilizzati due tipi di intervento, ossia l’attribuzione di un assegno ad personam riassorbibile e l’erogazione di premi una tantum. Il numero del personale che ha fruito del premio di risultato è stato in totale di 150 unità. Le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato che il tipo di intervento utilizzato dall’azienda ha creato uno stato di agitazione in tutto il personale, sarebbe stato più opportuno da parte aziendale utilizzare altri strumenti introdotti dal governo da erogare a tutto il personale e non ad una piccola parte dello stesso. L’assenza totale di comunicazione ha messo in difficoltà il sindacato ed è stato sottolineato come alcuni responsabili di BU, abbiano fornito come discrimine per il riconoscimento del premio la presenza o meno di contenzioso a carico del lavoratore o altri criteri che non sono stati rispettati, infatti, così come è stato comunicato da diversi lavoratori, che tra i premiati ci i siano agenti ancora in prova o con contenziosi in atto. Infine, le politiche retributive sono state inserite dall’azienda sulla piattaforma WE, nel maggio 2020 e mai partecipate alle OO.SS., la quale elenca anche i criteri per l’erogazione della premialità”.
“E evidente come nel processo aziendale è mancata la trasparenza e l’informativa preventiva, mancanze che hanno determinato tensioni e malumori all’interno dell’azienda. Inoltre, le OO.SS hanno ribadito con forza che gli importi erogati provengono da risorse pubbliche – si legge ancora nella nota. Le OO.SS. al fine di rasserenare il clima tra i lavoratori, hanno proposto l’erogazione della premialità una tantum a tutti i dipendenti che non l’hanno percepita. L’Azienda ha ribadito che l’attuazione di una politica retributiva e meritocratica non è oggetto di comunicazione preventiva alle OO.SS , laddove viceversa questo confronto avrebbe dovuto tenersi nella diversa ipotesi dell’istituzione di un premio di risultato. L’Azienda ha espresso nuovamente piena disponibilità a trattare – con le OO.SS – dell’istituzione di un premio di risultato di cui possa beneficare l’intera popolazione aziendale e, pur non avendo ricevuta alcuna proposta concreta da parte sindacale, che invece richiedeva la ridiscussione degli Accordi Integrativi di 2 livello, rinnova la propria disponibilità ad avviare una negoziazione per l’istituzione di un premio di risultato, stabilendo anche tempi percorribili di definizione dell’accordo .Infine, l’Azienda ha ribadito che nell’attuare la Politica Retributivi non ha inteso in alcun modo discriminare le OO.SS. A seguito di quanto comunicato dall’azienda, le Organi/Morii Sindacali non condividendo le divi/lenta/10M date chiudono negativamente la procedura di raffreddamento”.