Ad aprire come testimone il processo per diffamazione nei confronti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sarà Luigi Cipriani, colui che lo ha denunciato. Il governatore, durante una trasmissione in onda il 13 settembre 2018, avrebbe ipotizzato relazioni tra il circolo “Riprendiamoci il futuro” guidato da Cipriani con la criminalità organizzata, in occasione della visita di Matteo Salvini a Bari. Per Cipriani quelle fase erano offensive tanto da denunciarlo per diffamazione. Tesi che è condivisa dal sostituto procuratore Marcello Quercia, secondo cui le frasi di Emiliano avrebbero insinuato negli spettatori “l’esistenza di un legame tra l’ex consigliere comunale barese Cipriani, il suo movimento politico e la criminalità organizzata”. Emiliano, invece, vuole dimostrare che quelle parole non erano offensive e che l’oggetto delle sue attenzioni era Salvini che in quella occasione non si aveva incontrato le istituzioni. Tra i testimoni a favore di Emiliano ci sarà il sindaco di Bari, Antonio Decaro e il capo di gabinetto (in aspettativa perché deputato) Claudio Stefanazzi e il vicecapo di gabinetto Domenico De Santis.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
[visualizzazioni_post]