È in dolce attesa e per questo il contratto di lavoro non le viene prorogato. Protagonista della vicenda una ematologa che nel 2016 non si è vista prorogare il contratto dalla Asl Bat perché in stato di gravidanza. Per questo motivo il giudice del Tribunale di Trani, Floriana Dibenedetto ha deciso che l’azienda sanitaria locale deve pagare 11mila euro di risarcimento, somma pari agli stipendi dovuti, più 3mila euro di danno morale.
Il ricorso fu presentato nel 2019 dalla consigliera regionale di parità per conto della professionista. Secondo il racconto, il medico nel mese di gennaio 2016 aveva comunicato alla Asl la sua disponibilità a ricoprire eventuali incarichi di dirigente medico ed essendo stata la prima a dare disponibilità era stata convocata il 4 marzo per la sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato. Il funzionario amministrativo, vedendola in stato interessante, avrebbe detto che quel giorno non avrebbe firmato alcun contratto e che doveva consultarsi con la dirigenza medica. Per i fatti esposti, il Tribunale ha deciso per il risarcimento.