Anna e Giulia, due dei 7 figli di Laura, ci accompagnano all’interno dell’appartamento popolare in via Botticelli 18, a Casamassima. Le immagini del video girato il 26 agosto del 2021 ci avevano sconvolto, almeno quanto l’idea che nessuno dei figli della donna potesse prendersi adeguatamente cura della mamma. A giugno scorso l’alloggio è stato “ripulito”. Laura sorride quanto le chiediamo di offrirci un caffè, perché non ce l’ha. Non è l’unica cosa che manca in nell’appartamento che divide col figlio. Una convivenza condizionata dall’abuso di alcol e una situazione di degrado generale. Non c’è una sola porta, l’intimità delle stanze è assicurata da alcune tende lerce. Pochissimi mobili, due reti con un materasso, niente elettrodomestici a eccezione di un fornetto a microonde malandato. I vetri delle finestre sono pericolosamente rotte, una specie di ghigliottina. Da giugno scorso la cucina sembra una stanza in costruzione, spoglia di qualunque cosa. Niente di niente se non l’immondizia e i resti di cibo che man mano ricominciano a essere accumulati. Laura è confusa, cerca lo sguardo complice delle due figlie, ma non ricorda qual è stata l’ultima volta che è uscita di casa. Bisbiglia di una messa a Natale scorso, ma è più concentrata a ribadire che il figlio non la maltratta, mentre Anna chiama impropriamente i soccorritori del 118 e i Carabinieri. I servizi sociali del paese attenzionano il caso, hanno fatto il possibile, ma evidentemente non si riesce a fare molto di più. Il degrado più preoccupante è soprattutto quello del contesto familiare. Quella di Laura, infatti, non è una storia di ordinaria emarginazione. Le immagini non lasciano spazio ad alcuna interpretazione. Il bagno è inservibile, nella vasca sporca ci sono persino i girini. È diventata la loro casa. La pipì finisce in una bacinella insieme alle cicche di sigarette. Nella stanza da letto del figlio, proprio come nelle immagini di oltre un anno e mezzo fa, si stanno riaccumulando bottiglie e lattine di birra. Nel salone, comunque in ciò che resta della stanza che ti appare subito dopo aver aperto la porta d’ingresso, rotta e quindi sempre aperta, ci sono resti di cibo, immondizia e beni di prima necessità in mezzo agli escrementi di insetti e roditori. E mentre siamo intenti a scoprire le condizioni di vita di Laura arrivano i soccorritori del 118, agli occhi dei quali si presenta un caso – non l’unico purtroppo – su cui a intervenire dovrebbero essere altri.
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- di: Raffaele Caruso
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