Vivono barricati in un tugurio, con la saracinesca costantemente abbassata, perché hanno paura di essere nuovamente picchiati. Tommaso e Mino, padre e figlio, vivono in un sottano in una delle vie centrali di Altamura. Oltre a dover fare i conti con un branco di ragazzini che si diverte a infastidirli, lanciando pietre contro ciò che resta della porta e petardi, padre e figlio hanno paura di essere di nuovo picchiati da due ragazzi maggiorenni, conosciuti da tutti come assuntori e spacciatori di cocaina. I due, una sera, sono entrati in casa e hanno iniziato a spaccare tutto ciò che trovavano, hanno rotto una sedia sulla testa di Tommaso, spaccato il labbro a Mino e hanno rubato gli ultimi soldi che restavano della pensione. I due non vorrebbero andare via da Altamura, ma non trovano una sistemazione migliore e stanno pensando di raggiungere il resto della famiglia che per disperazione ha deciso di trasferirsi a Gravina. La sera dell’aggressione c’era anche l’altro figlio Carlo insieme alla compagna incinta. La paura è talmente tanta che non riescono a dormire serenamente, a mangiare. Le loro condizioni di vita sono pessime e vengono rese ancora più difficili da chi non li lascia in pace. Abbiamo parlato con alcuni ragazzi presenti sul posto. Tutti sanno cosa accade a padre e figlio, che molto spesso reagiscono uscendo brandendo i coltelli con dei minori, ma l’esasperazione è tale che in fondo si possono capire le reazioni. Noi chiediamo alle istituzioni di Altamura, ai Carabinieri e alla Polizia Locale di prendere in carico la situazione di Mino e Tomaso, ai ragazzini che si divertono con poco vorremmo invitarli a essere meno idioti.