L’ultimo invito ad approfondire la situazione di Nicola Bisceglie, l’uomo tracheotomizzato che vive in un container alla periferia di Gravina, non è stato invano. Questa mattina in contrada La Pescara è intervenuto il dottor Felice Spaccavento, responsabile Unità di fragilità e complessità della Asl di Bari, accompagnato da due infermieri per sincerarsi delle condizioni di Nicola e capire cosa fare per alleviare le sue sofferenze. Giunta con le migliori intenzioni, però, l’equipe ha verificato ciò che Nicola lamenta da un paio di anni, ovvero la mancata fornitura di cannule da parte della Asl. Non avendone neppure una di riserva, infatti, non è stato possibile sostituire quella cambiata l’ultima volta a luglio scorso. L’unità di fragilità e complessità prenderà in carico Nicola e provvederà intanto alla sostituzione della cannula e poi alla fornitura del fondamentale dispositivo medico che sarà cambiato ogni due mesi. Dal canto nostro continueremo a seguire la vicenda soprattutto perché, a detto dello stesso Spaccavento, professioni anestesista, Nicola non può per il momento fare ancora a meno della tracheotomia.
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- di: Raffaele Caruso
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