No al salario minimo. Con 163 sì, 121 no e 19 astenuti, l’aula della Camera ha approvato la mozione di maggioranza che dice no al salario minimo. Respinti quindi le mozioni presentate da Pd, M5s, Azione-Italia viva e Alleanza Verdi e Sinistra sulle quali il governo aveva dato parere negativo. L’esecutivo avrà invece il compito di “raggiungere l’obiettivo della tutela dei diritti dei lavoratori attraverso una serie di iniziative, a partire dall’attivazione di percorsi interlocutori tra le parti non coinvolte nella contrattazione collettiva, per monitorare e comprendere motivi e cause della non applicazione”. Inoltre il Governo dovrà attuare una serie di misure di competenza volte al contrasto dei cosiddetti contratti pirata in favore dell’applicazione più ampia dei contratti collettivi, con particolare riguardo alla contrattazione di secondo livello ed ai cosiddetti contratti di prossimità.