“Anche io sono stato indagato per concorso in tentato abuso di ufficio. Se non fosse stato per il rito abbreviato, non mi sarei ricandidato. Mi sono ritrovato su tutti i giornali e telegiornali nazionali e a un certo punto ho pensato al suicidio”. L’annuncio shock del sindaco di Bari, Antonio Decaro, è arrivato durante il convegno ‘Magistratura e stampa. Democrazia, informazione, giurisdizione’ in corso a Bari, a proposito della possibile revisione del reato di abuso d’ufficio. “Non chiediamo di abrogare i reati dei sindaci, non vogliamo l’impunità. Se un sindaco sbaglia utilizzando un ruolo che gli è stato affidato dai cittadini deve pagare più degli altri – ha aggiunto -. Chiediamo solo che le responsabilità dei sindaci abbiano contorni precisi. Non è possibile ritrovarsi indagato solo perché si è sindaco. Occorre una revisione anche perché il 93 per cento degli amministratori locali indagati finisce con l’essere assolto o archiviato. Molti amministratori locali si dimettono o non si ricandidano perché fare il sindaco è rischioso – ha concluso -. Si rischia di ritrovarsi indagati o minacciati dalla criminalità”.
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- di: Raffaele Caruso
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