La 35enne Addolorata Cunzi è stata condannata per omicidio volontario e occultamento di cadavere in concorso con l’ex marito per l’uccisione dell’operaio 28enne di Toritto, Stefano Melillo, il cui corpo fu trovato in un pozzo vicino al campo sportivo di Binetto nel giugno del 2016. Lo ha deciso la Corte di Appello di Bari. Secondo le indagini, la donna per porre fine alla relazione con Melillo avrebbe convinto l’ex marito a ucciderlo. Lo avrebbe attirato nei pressi del campo sportivo e poi Crescenzo Burdi lo avrebbe prima strangolato con una corda e poi colpito alla testa con una spranga di ferro e poi con un masso. Il cadavere del giovane torittese venne trovato dagli operanti in una fossa biologica dove era stato occultato e, ancor prima, dato alle fiamme. La 35enne, condannata in via definitiva alla pena di anni 16 di reclusione per omicidio volontario e occultamento di cadavere in concorso con l’ex marito, nei giorni scorsi, dopo essere rientrata dal Belgio ove si era trasferita da tempo, è stata rintracciata e arrestata dai Carabinieri della Stazione di Grumo Appula che l’hanno poi tradotta presso il carcere di Trani. Anche l’ex marito della donna, reo confesso, è stato condannato.
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- di: Raffaele Caruso
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