Filippo Cerfeda, ex boss della Sacra corona unita (Scu) che da circa 20 anni collabora con la giustizia, potrà cambiare nome e cognome insieme con la sua famiglia. Lo ha deciso il Tar Lazio accogliendo il ricorso presentato dal suo legale, l’avvocato Enrico Morcavallo, contro la revoca della proroga del programma di protezione speciale. Le dichiarazioni di Cerfeda hanno permesso operazioni che hanno portato a decine di arresti e numerose condanne. Il Tar ha riconosciuto “l’eccezionale livello della collaborazione” e “la necessità di adottare la misura straordinaria del cambio di generalità” dovuta alla “attualità della situazione di pericolo per il collaboratore e per il suo nucleo familiare”. Cerfeda, arrestato in Olanda a marzo del 2003, ha confessato 15 omicidi. Da allora vive in una località segreta.
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- di: Raffaele Caruso
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