Fino a un certo punto della conversazione eravamo intenzionati a non pubblicare il video, del resto cosa vuoi che sia un’auto parcheggiata su suolo pubblico senza assicurazione togliendo posto in una zona dove è quasi impossibile trovare un parcheggio libero? Dopo un lungo periodo di tira e molla, però, la discussione ha preso una piega diversa e il nostro atteggiamento è cambiato. Si può non essere d’accordo con qualcuno, a maggior ragione si può non condividerne pensieri e azioni, ma prevaricazione, le minacce e la violenza non possono essere giustificate in nessun modo. È per questa ragione che state vedendo cosa è successo ieri al quartiere Libertà, dove abbiamo avuto un acceso diverbio con “una persona spirituale”, così spirituale e timorosa di Dio, da essere pronta a recarsi a casa del giornalista per spaccargli le corna. Come in una sfida dell’antico West, il 40enne proprietario della Mini abbandonata sulle strisce blu, aveva la premura di risolvere in quel momento gli eventuali problemi. In realtà fino a quando l’auto resterà in quel posto non potrà essere risolto nessuno dei problemi dei residenti, tanti residenti, che ci hanno fatto alcune segnalazioni. La frustrazione dell’uomo, come è facile vedere nel video, è crescente, fino a raggiungere il vergognoso epilogo del vattene altrimenti le prendi. Il problema evidentemente ce l’ha il proprietario dell’auto, ma non è quello che potete immaginare. La sua preoccupazione sta nel malinteso che avremmo voluto risolvere proprio andando sul luogo incriminato. Ci era stato segnalato che quell’auto fosse di una famiglia di rom, quanto meno nella loro disponibilità. Il proprietario del mezzo, persona spirituale, evidentemente non voleva in nessun modo che la sua immagine fosse abbinata a certa gente, perché lui è italiano e nel mancato rispetto delle regole contesta la latitanza dello Stato nel sostegno della povera gente. Abbiamo cercato di fare capire al gentiluomo che il problema non fosse quello, ma la macchina abbandonata, segnalata alla Polizia Locale senza che nessuno abbia sentito la necessità o il dovere di andare a verificare, generando nel proprietario spirituale che fosse una cosa normale.
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- di: Raffaele Caruso
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