“Mentre al Cup del Policlinico di Bari non si possono prenotare visite e non si può pagare il ticket in contanti, all’interno di altre strutture dello stesso Policlinico si possono effettuare visite senza passare dal Cup, prenotate su siti privati, dove si può pagare solo in contanti e senza ricevuta. Una illegittimità che ho denunciato alla direzione sanitaria e che mi auguro venga eradicata e punita. Gliela fanno sotto il naso, e non è l’unica porcheria perpetrata, e non se ne accorgono. Ma sono del mestiere? Eppure al Policlinico ci hanno messo il Migliore”. Inizia così la denuncia di Mario Conca, ex consigliere regionale. “Con la scusa dell’emergenza sanitaria, nel 2020, decisero di eliminare il contante, una prassi che è poi diventata addirittura una best practice di cui fregiarsi – continua -. Ovviamente, al management non interessa minimamente di quelle persone che non hanno la possibilità di pagare con strumenti elettronici e dal pubblico li dirottano nelle tabaccherie per pagare i tickets e, per chi non riesce ad utilizzare il call center telefonico per le prenotazioni, nelle farmacie dove per ogni ricetta si pagano 2 euro. Ma perché non lo chiudete del tutto il Cup al Policlinico così risparmiamo stipendi e utenze? La storia è sempre la medesima, ogni azienda sanitaria pugliese fa come ritiene, non vi è nessun coordinamento per uniformare le procedure da parte del dipartimento di salute gestito da Montanaro e dell’assessorato guidato da Palese, due uomini nominati da Emiliano tanto per cambiare, e assistiamo alla evidente incapacità delle direzioni di presidio e strategiche di verificare e controllare ciò che avviene all’interno delle proprie mura. Che schifo, poveri coloro che non hanno soldi, non sono furbi o non hanno santi in paradiso”.