Ci avete chiesto in tanti quali fossero le condizioni di salute di Nicola Strambella, il 63enne senzatetto che si era accasato da oltre 10 anni all’interno di un capannone sotto sequestro. Dopo un periodo ricoverato all’ospedale San Paolo, Nicola é stato trasferito in un hospice. Le sue condizioni sono disperate dopo un ulteriore peggioramento registrati negli ultimi giorni. Siamo andati a trovarlo rimanendo ancora una volta colpiti dalla sua compostezza. Una educazione e dignità fuori dal comune, mostrate fin dal principio.
Per un attimo avevamo pensato di aver contribuito a migliorare le sue condizioni di vita. Un imprenditore lo avrebbe ospitato in azienda dandogli l’occasione del riscatto, ma Nicola non volle lasciare il suo mondo e le sue cose. Da quel momento é iniziato un lento calvario, reso persino più drammatico dal degenerare delle condizioni di salute. Un problema al fegato, oggi quasi impossibile da curare. Nicola é debilitato, ma con un filo di voce ci ha chiesto di mettere in sicurezza ciò che ha. Così, in attesa della triste notizie o di un miracolo, siamo andati nel cantiere a prendere la bicicletta con cui andava a raccattare ferro vecchio per sbarcare il lunario. Nel cestello, poi, abbiamo messo due vecchie radio, un personal computer, un orologio e un paio di occhiali da sole.
Fin quando Nicola avrà respiro terremo tutto al sicuro, con la speranza di alleggerirgli il viaggio. Quella di Nicola é una lezione di dignità in un’epoca di miseria umana. Si può essere poveri, ma rimanere Signori, senza piangersi addosso e accontentandosi di ciò che si ha. Nulla é perduto fino all’ultimo respiro. Siamo contenti di aver saputo da Nicola che c’è chi si prende cura di lui, pronto ad accogliere le sue richieste, ad alleviare amorevolmente le sue differenze, anche se difficilmente chiede aiuto se non quando il dolore é insopportabile. E poi si mangia meglio che al ristorante. Insomma, forse ora che non ha più molto da chiedere alla vita, Nicola é riuscito ad avere quella considerazione che per lunghi tratti del suo cammino gli é mancata. Gli porteremo presto un pezzo di torta alla pappa e cioccolato e speriamo non sia troppo tardi.