I tre 20enne, arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e di cessione di droga a danno di una 13enne, non hanno risposto alle domande del gip durante l’interrogatorio. Per questo motivo è stata disposta una perizia sui cellulari degli indagati, della vittima e di altri tre ragazzi presenti nel box dove sarebbe avvenuto lo stupro, nella periferia di Cerignola. La ragzza ha trovato il coraggio di raccontare quanto accaduto alla mamma. Secondo quanto raccolto, la 13enne sarebbe stata contatta da uno degli indagati il giorno prima e dopo essersi incontrati le hanno prima fatto fumare uno spinello e poi violentata. La violenza dovrebbe essere durata 50 minuti. Non si esclude che gli inquirenti chiedano l’incidente probatorio.