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Carcere di Bari, rivolta dei detenuti all’inizio della pandemia: 75 indagati

1 Febbraio 2023
– Autore: Eleonora Francklin
1 Febbraio 2023
– Autore: Eleonora Francklin

Danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Sono queste le accuse a carico di 75 detenuti, all’epoca dei fatti nel carcere di Bari, che, nella protesta del 9 marzo 2020, data di inizio del lockdown imposto per l’emergenza Covid, misero in atto una rivolta all’interno delle celle, battendo oggetti in ferro contro le grate, lanciando fazzoletti incendiati fuori dalle finestre e rompendo vetri, mobili e oggetti in legno e in acciaio, distruggevano serrature blindate e videocamere di sorveglianza. Il motivo fu legato all’interruzione dei colloqui con i familiari. Nello stesso giorno e per le stesse motivazioni si registrò un’altra rivolta nel carcere di Foggia. tra i 75 ci sono volti noti della criminalità barese come Domenico Masciopinto, Vito Valerio, Vito e Antonio Raggi, Nicola Faccitondo e Michele Lorusso, solo per citarne alcuni. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato ai 75 detenuti riguarda cinque gruppi di rivoltosi, all’epoca reclusi nella prima e seconda sezione della media sicurezza e nella terza sezione dell’alta sicurezza, 32 dei quali rispondono dei danneggiamenti e tutti della interruzione di pubblico servizio. Ventotto le celle danneggiate. Ricordiamo che, mentre i detenuti protestavano nelle carceri, mogli e madri manifestavano per strada chiedendo la scarcerazione di tutti.