Per qualche tempo l’avvocato Stefano Loveri è sparito dai radar. Una delle nostre storie più discusse e seguite è completamente sparita dalla rete. Scrivendo Stefano Loveri nei motori di ricerca si sbatte contro il più classico dei “nessun risultato” L’avvocato, infatti, si è accordato per far cancellare con un colpo di spugna la nostra inchiesta. Un lavoro durissimo, che ci ha visti impegnati per alcuni mesi nella raccolta di documenti e testimonianze. Loveri ci ha anche querelato per ciò che abbiamo svelato e raccontato. Una delle testimonianze più toccanti è stata senza dubbio quella dei coniugi Elvira Albergo e Mario Arciuli. I due, fruttivendoli di mestiere, avevano incontrato l’avvocato e si erano fidati di lui, al quale avevano affidato il patrocinio di una causa relativa alla morte di un figlio. A detta dei coniugi – di cui riproporremo presto la testimonianza – l’avvocato aveva intascato una sostanziosa parcella, senza tuttavia lasciare traccia. Una prassi consolidata a sentire le tante altre persone intervistate. Per la storia dei coniugi, l’avvocato Loveri e altre persone, sono state rinviate a giudizio. Il processo inizierà a breve. Dopo una lunga sospensione dall’esercizio della professione e il cambio alla guida dell’Ordine degli Avvocati Baresi, potrebbe riprendere anche l’approfondimento dei numerosi esposti presentati al Consiglio di disciplina dai clienti che ritengono di essere stati raggirati. Noi restiamo a disposizione dell’avvocato Stefano Loveri, del legale che ha accettato di patrocinarlo e di chiunque altro si sia sentito tradito, per riuscire a spiegare meglio le dinamiche di questo modo di fare. Nella rete dell’avvocato, infatti, proprio a causa delle referenze e della conseguente fiducia, nel tempo sono finiti anche uomini in divisa, non certo sprovveduti. In attesa di ulteriori novità sulla vicenda, abbiamo raccolto la testimonianza di un ex amico dell’avvocato Loveri. Un parrucchiere barese al quale l’avvocato avrebbe dovuto seguire una causa. Il risultato, nonostante la conoscenza diretta e la frequentazione con altri amici, è stato identico a quello raccontato in passato negli articoli di cui – per il momento – non c’è più traccia.
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- di: Raffaele Caruso
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