Ricordate quando stavamo per sfondare la porta del B&b perché Leonardo non ci rispondeva? Bene, quel giorno, proprio di fronte alla sua stanza, c’era Nico, un giovane imprenditore barese che insieme al socio Walter ha avviato un negozio in via Piccinni, “Clab”. Riconoscendo Leo e sapendo la sua storia, ha voluto fargli un regalo. Per questo ci siamo recati al negozio dove abbiamo trovato Walter. I due hanno deciso di regalare qualche capo di abbigliamento a Leo. “Ci sembrava giusto aiutare un amico e abbiamo deciso di regalargli delle cose”. Già il fatto di aver chiamato amico Leo, nonostante non si siano mai conosciuti, fa capire la bontà di questi due giovani. Il negozio esprime proprio questo significato. I due, infatti, hanno deciso di vendere capi di brand emergenti, creati dai ragazzi, proprio per aiutarli. “Il mood del negozio è questo. Noi vogliamo che tutti siano felici. Cerchiamo di avere prezzi minore per accontentare tutti”. Lo slancio con cui hanno regalato i vestiti a Leo non è da tutti, ed è un gesto che noi apprezziamo davvero tanto. Questo è l’esempio che i giovani dovrebbero seguire, non come altre nostre conoscenze che ostentano e denigrano, uno su tutti il bomber. E proprio da loro arriva il messaggio di non cadere nel vortice della droga, perché, come sottolinea anche Leo, rovina le famiglie oltre che la vita di chi le assume. Dopo essere passati da Clab, siamo andati al ristorante El Pedro, sempre in via Piccinni. Il ristoratore Michele ha anche lui il cuore grande. In ogni occasione non si è mai tirato indietro nell’aiutare i più bisognosi. “Mi fa piacere aiutare quando è necessario. Chi è sfortunato bisogna aiutarlo. Tutto qua”.
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- di: Raffaele Caruso
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