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Santeramo, attesa l’autopsia sul corpo carbonizzato di Michelle Baldassarre. Il Sindaco: “Scossi attendiamo le indagini”

12 Febbraio 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
12 Febbraio 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

“Cari concittadini, nella serata di giovedì 9 febbraio la nostra comunità è stata scossa da un gravissimo fatto di cronaca che ha portato alla drammatica morte di una giovane donna, avvenuta in circostanze tutt’ora da chiarire, che ha destato ovviamente l’attenzione dei media locali e nazionali che sono inevitabilmente alla ricerca di notizie e informazioni che possano far luce sull’accaduto”. Inizia così il post pubblicato sui social dal sindaco di Santeramo, Vincenzo Casone, in merito alla morte della 55enne Michelle Baldassarre, il cui corpo è stato trovato completamente carbonizzato in una contrada. “In queste ore difficili, in cui gli inquirenti stanno svolgendo le dovute attività d’indagine e, facendomi interprete dell’appello rivolto dalla famiglia della vittima al rispetto della privacy della donna e del loro indicibile dolore, chiedo a tutta la nostra comunità, sempre attenta e sensibile, di rimanere in silenzio e attesa, finché la terribile vicenda assuma contorni più chiari e definiti – aggiunge -. Questo, tuttavia, non ci esime dal poterci stringere idealmente alla famiglia con il più sincero cordoglio e solidarietà. Il tempo per riflettere sull’accaduto ci sarà quando verrà ripristinata la verità dei fatti”.

Solo l’autopsia in programma nella prossima settimana potrà fornire le risposte sulle cause della morte. La salma si trova all’Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. Per il momento il fascicolo aperto è di istigazione al suicidio, ma gli inquirenti non stanno escludendo nessuna pista e l’ipotesi di reato potrebbe cambiare. L’area resta sotto sequestro preventivo, si sta verificando la presenza di telecamere per risalire agli ultimi movimenti della 55enne che negli ultimi giorni prima della tragedia era stata in una casa protetta a causa di una situazione coniugale molto complicata. Il suo caso era stato preso in carico dai Servizi sociali comunali ed era stato emesso un ordine di protezione proprio per tenerla lontana dall’abitazione coniugale, avrebbe lasciato la struttura in cui si trovava nella giornata di giovedì.