“No veline, se non avete voglia di lavorare non venite”. Scrive così un noto studio di avvocati barese in una locandina abusiva affissa su uno dei lampioni sul lungomare di Bari. Lo studio è in cerca di una segretaria diplomata che sappia usare il computer, ma il fatto di sottolineare che non debba essere una “velina” non è andato giù al movimento indipendente cittadino Mixed lgbtqia+. “L’avvocato non sarà certo un esperto di diritto del lavoro, se crede davvero che questa possa definirsi un’offerta: un volantino, appicciato verosimilmente in maniera abusiva, senza alcuna indicazione in ordine ad orari e retribuzione che non sia quella parentesi insopportabile (se non avete voglia di lavorare non venite). E non sarà nemmeno un esperto di discriminazione di genere sul lavoro, se ha concepito quell’altra parentesi (no veline) che trasuda sessismo da ogni lettera, che ci parla di una selezione delle donne nel mercato del lavoro legata a doppio filo col suo aspetto fisico, e che presume che una ’velina’ non possa avere competenze in ambito informatico, malgrado il suo diploma. Quanto al post scriptum aggiunto a penna: faremo un esposto alla polizia municipale. ‘Chi strappa questo volantino è una merda’, a meno che ci pensi l’autorità competente”.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
[visualizzazioni_post]