Appena si è diffusa la notizia dell’evasione di Marco Raduano, detenuto in regime di alta sicurezza nel carcere di Badu ‘e Carros a Nuoro, a Vieste sono stati esplosi fuochi d’artificio. In molti sostengono che siano stati sparati proprio per festeggiare e celebrare l’evasione avvenuta nel pomeriggio. Nella storia mai un mafioso era riuscito a fuggire da un carcere di massima sicurezza in Italia, lui ci è riuscito calandosi da un muro perimetrale attraverso una corsa realizzata con le lenzuola. Sono state avviate sin da subito massicce ricerche e sono già state effettuate perquisizioni sia a Nuoro che a Vieste. Soprannominato “Pallone” il 40enne è considerato elemento di spicco del clan dei Montanari, nel Gargano, con condanne da scontare fino al 2046.
Marco Raduano è in carcere dall’agosto del 2018 quando venne arrestato in un primo filone di inchiesta nel blitz Neve di Marzo che disarticolò un sodalizio dedito al narcotraffico sul Gargano. In carcere tre condanne definitive che avrebbe finito di scontare nel 2046, poche settimane ha ricevuto una ulteriore condanna definitiva ad 19 anni di reclusione. L’uomo è ritenuto al vertice dell’omonimo clan. Scampò ad un agguato avvenuto il 21 marzo 2018 mentre stava rientrando a casa. Secondo gli investigatori, Raduano è una figura di spicco della guerra di mafia che si sta consumando nella città di Vieste e che dal 2015 conta già una decina di morti ammazzati, una lupara bianca e dieci agguati falliti.