“Il Teatro Petruzzelli dovrebbe avere per la Puglia lo stesso valore delle Piramidi per l’Egitto, poiché è la massima espressione della cultura, dell’arte e della bellezza, è un simbolo di grandezza fortemente identitario del territorio. Rappresenta un motore per le attività economiche della città di Bari e per tutta la Regione, favorisce l’indotto ed è il trampolino di sponsorizzazione anche all’estero delle capacità intellettuali e della virtù manageriale dei pugliesi. Scenario di film, protagonista di trasmissione di divulgazione come Ulisse di Alberto Angela, immortalato in tutte le sue angolazioni nelle riprese della fortunata fiction Lolita Lobosco, il Teatro Petruzzelli è l’ Azienda culturale con più dipendenti a tempo indeterminato della regione, non è una scatola vuota. Ma che valore ha realmente per l’imprenditoria locale e per la politica? Ultima delle 14 Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane poiché la più giovane e non certo per qualità e mancanza di idee, la Fondazione Lirico – sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari vive esclusivamente di sovvenzioni pubbliche, sostenuta unicamente dai soci fondatori e dal Ministero. È l’unica in Italia a non essere supportata da soci privati, partner o mecenate, nonostante abbia i costi più bassi di tutte le Fondazioni Italiane e rappresenti un modello produttivo molto competitivo”. Inizia così il comunicato congiunto di FIALS-CISAL e CISAL PUGLIA.
“Vi pare plausibile in un territorio che ha dato i natali a grandi stilisti, ad imprenditori che esportano la ricchezza dei prodotti della terra Pugliese, ad artigiani unici nel loro genere, ad università tra le più prestigiose d’Europa, a industrie che esportano in tutto il mondo parti meccaniche prodotte solo in Puglia, ad attività ricettive di rilievo che godono del turismo legato alle visite del pubblico al teatro, alle società di trasporto che si occupano dei trasferimenti del pubblico che raggiunge Bari da tutte le province ed anche dalle regioni limitrofe? A noi non sembra solo poco plausibile, ma assolutamente inaccettabile – si legge ancora -. Planando velocemente tra gli sponsor delle altre Fondazioni lirico- Sinfoniche scorgiamo nomi quali: Intesa San paolo Rolex Valentino Uni credit Borrelli Isaia Pasta di gragnano Aeroporto di Palermo Cdp Grand Hotel et Des Palmes Gruppo Riccobono Gruppo Calzedonia Volkswagen Group Italia DB Bahn Italia Pastificio Giovanni Rana e RTL. Casa Sartori Iren SpA Intesa Sanpaolo Esselunga Banca Passadore Ferretti group Camera di commercio Generali Trenitalia. Leggiamo nomi di grandi gruppi bancari, di aziende ed imprese importanti del panorama nazionale e tanti, tantissimi imprenditori locali, che rimettono in circolo energie economiche facendole passare per l’arte e la cultura, cedendone una parte alla loro piramide, al loro Teatro d’Opera. Chiediamo i riflettori cadano su questa enorme mancanza, che il presidente della Fondazione Antonio Decaro, insieme al Governatore Michele Emiliano, i quali hanno mantenuto fede agli impegni presi con i vitali contributi dalle loro amministrazioni destinati al Teatro Petruzzelli, creino intese con le aziende locali ma anche nazionali per colmare una lacuna che pesa tremendamente e potrebbe determinare una ipotetica retrocessione del Teatro Petruzzelli. Chiediamo alle imprese ed aziende Pugliesi di concorrere alla grandezza della Fondazione Petruzzelli con sostegni economici, presenza ed idee, approfittando del favore dell’Art bonus (Legge 29 luglio 2014, n. 106) che consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano”.