Il primo a preoccuparsi della scomparsa di Francesco Vitale è stato il fratello. Lui, stando a quanto si evince su Repubblica, sapeva del debito di gioco e così aveva deciso di denunciare la sua scomparsa, ma gli inquirenti non hanno neppure iniziato a investigare perché poco dopo è arrivata la notizia del decesso. Il pierre barese, ricordiamo, è stato trovato morto a Roma in via Pescaglia. Secondo quanto ricostruito la morte è stata causata dalla caduta dalla finestra del quinto piano del palazzo. Nel registro degli indagati potrebbe essere finito il nome dell’inquilino dell’appartamento, un 35enne incensurato, indagato per sequestro di persona. Secondo le indagini il debito di Valente non era per gioco, ma per droga, si parla addirittura di mezzo milione di euro.
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- di: Raffaele Caruso
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