Il Covid hospital allestito nella Fiera del Levante continua a far discutere. La Regione Puglia ha avviato una “verifica di congruità” sul costo dell’appalto affidato alla Cobar-Item Oxygen per la realizzazione dell’ospedale. Il progetto preliminare era stato approvato per 9,5 milioni, il costo della struttura poi è lievitato prima a 17 milioni e poi a 25. La nuova commissione di collaudo ha poi definito “l’opera non collaudabile” a causa di una serie di carenze nel progetto preliminare e la presunta incongruità del costo dell’appalto. A far discutere sono anche gli affitti troppo cari, ovvero i 300mila euro l’anno versati per i padiglioni 115, 116, 117 e 118, con annessa ristrutturazione esterna. Costanza Moreo, dirigente del settore Patrimonio della Regione Puglia, ha inviato una lettera all’Ente Fiera per rivedere gli accordi presi. “I canoni di locazione sono troppo onerosi, occorre rivederli al ribasso, scomputando circa quattro milioni e mezzo di euro destinati alle ristrutturazioni”, si legge in un passaggio. Le indagini della Procura e della Guardia di Finanza intanto sono ormai agli sgoccioli. La posizione degli indagati, diversi nomi sono stati inseriti nel fascicolo con il passare del tempo, verrà presto chiarita dal procuratore Roberto Rossi, dopo l’avviso di proroga notificato all’ex capo della Protezione civile, Mario Lerario, al funzionario Antonio Mercurio e al legale rappresentante della Cobar, Domenico Barozzi.
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- di: Raffaele Caruso
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