Il 37enne romano, arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Francesco Vitale, il 46enne pierre barese deceduto nella capitale dopo la caduta dal palazzo in via Pescaia nel quartiere Magliana, aveva precedenti penali. L’uomo, gravemente indiziato del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione con l’aggravante del decesso della vittima, è stato fermato nella notte tra mercoledì e giovedì, nella giornata di ieri è stato interrogato dai Carabinieri. Non è stata la traccia di sangue ritrovata nell’appartamento a portare al fermo, gli inquirenti sono arrivati a lui in altro modo, grazie ai tabulati telefonici e alle testimonianze dei familiari della vittima. Sarebbero però coinvolte anche altre persone nel sequestro lampo: la banda voleva solo recuperare l’ingente credito di circa mezzo milione di euro, Vitale non sarebbe dovuto morire.
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- di: Raffaele Caruso
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