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Finanziamento illecito per le primarie Pd del 2017, Emiliano a processo: chiesto un anno di reclusione

31 Marzo 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
31 Marzo 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

La pubblica accusa ha chiesto per Michele Emiliano una condanna a un anno di reclusione e a 90mila di multa durante il processo a Torino per finanziamento illecito. Il pm Giovanni Caspani ha proposto la stessa pena per il suo ex capo di gabinetto Claudio Stefanazzi (ora parlamentare Pd) e otto mesi per gli imprenditori Vito Ladisa e Giacomo Mescia. Nel corso del processo Emiliano ha reso una dichiarazione spontanea “Confido nella giustizia. Ho 63 anni e ho sempre cercato di comportarmi bene, sia nelle cose importanti che in quelle meno importanti”. Il processo riguarda la campagna delle primarie Pd del 2017 e include, oltre a Emiliano, anche il suo ex capo di gabinetto Claudio Stefanazzi, ora parlamentare del Pd, e gli imprenditori Giacomo Mescia e Vito Ladisa. Al vaglio del tribunale vi sono le somme versate dai due imprenditori alla Eggers di Pietro Dotti, la società del Torinese che si era occupata della campagna elettorale di Emiliano. Per l’accusa si trattò di un finanziamento occulto. “Mi sono candidato molte volte – ha detto Emiliano – e ho sempre seguito una regola: a occuparsi della raccolta dei finanziamenti doveva essere l’associazione Piazze d’Italia, che era molto attenta a scegliere gli interlocutori. Per questo non ho mai incontrato nessuno e negoziato alcunché. C’era anche un limite nell’ammontare del finanziamento, una specie di codice etico sovrapposto alle previsioni della legge. La separazione fra l’indirizzo politico della campagna e i profili amministrativi fu netta anche in occasione delle primarie”.