“Non possono agire così nei confronti di un cittadino. È stato un abuso di potere immotivato, se mio padre fosse stato in contravvenzione potevano benissimo fargli la multa anziché urlargli contro in quel modo”. A parlare è la figlia di un barese che, stando a quanto ci ha raccontato, è stato aggredito verbalmente da un agente della Polizia Locale tra viale Salandra e via Carlo Collodi. “Era in macchina e stava aspettando un amico. Per questo si è fermato all’angolo senza mai scendere dalla macchina. La pattuglia che stava elevando le multe nella strada gli si è avvicinata e uno degli agenti è sceso dall’auto e ha iniziato a urlare contro mio padre. Inizialmente non credeva ce l’avessero con lui ed è sceso dalla macchina. Non lo avesse mai fatto. L’agente è arrivato a mettersi faccia a faccia con lui e, tra le tante cose che gli ha urlato, mio padre ha solo capito una minaccia detta in dialetto “Se non ti metti in macchina ti faccio vedere io cosa ti faccio”. Mio padre è salito immediatamente e per fortuna non ha mai risposto all’agente anche perché, essendo cardiopatico e avendo una invalidità, ha iniziato ad agitarsi. Una volta in auto ha avuto un attacco di panico. Per fortuna c’erano degli amici al momento dell’aggressione e possono testimoniare quanto è accaduto. Lui non voleva denunciare, ma queste cose non si fanno. Io sto studiando per diventare vigile urbano e so benissimo che questo comportamento non si deve tenere. Questi sono gli agenti che se si trovano un delinquente davanti abbassano la testa e vanno via”. Noi come sempre siamo a disposizione di chiunque, soprattutto la Polizia Locale, voglia fornire la propria versione dei fatti riguardante quanto denunciato dalla barese.
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- di: Raffaele Caruso
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