Coppie aperte, troppie (i cosiddetti menage a trois), finti matrimoni e separazioni in casa. L’età moderna ha letteralmente demolito qualsiasi tabù in fatto di amore e, al giorno d’oggi, le relazioni sentimentali trascorrono più emancipate. Ma se credete di averle sentite e viste tutte, vi sbagliate di grosso! Proprio qualche giorno fa, infatti, a Roma, si è celebrato il primo matrimonio human-canino con tanto di anello di brillanti e certificato di nozze. Non ci credete? Ebbene sì, il modello curvy e influencer di Barletta, Boris Capasso – noto per le sue provocazioni a mezzo social (in occasione dell’ultimo Natale, ha indossato gonnellina rossa di tulle, sacco in spalle e cerchietto tra i capelli, e ha girovagato tra le strade della Capitale, interpretando uno stravagante Babbo Natale gay!) – ha deciso di sposare la sua cagnolina Nala, organizzando una vera e propria cerimonia in grande stile.
Boris, come mai hai deciso di sposare la tua cagnolina Nala?
“Il rapporto che si è instaurato tra me e Nala doveva inevitabilmente portarci a compiere questo passo. Io e lei ci amiamo nel vero senso del termine. Viviamo l’uno in funzione dell’altra e saremo sempre fedeli al nostro sentimento, in qualunque situazione vivremo, e questo sarà così per tutto il tempo che staremo assieme. La cosa più bella è che il nostro amore non conosce malizia ma rappresenta ciò che l’amore è e dovrebbe essere”.
Non credi che sia un po’ fuori dal comune unirsi in matrimonio con un animale?
“Perché mai? Il nostro matrimonio rappresenta l’amore e l’amore è libero e non conosce sesso, razze, pregiudizi e polemiche. Il cane ama senza domandarsi di che orientamento sessuale è la persona al sua fianco, senza soffermarsi se il colore della pelle di chi lo accompagna sia bianco o nero. Per essere persone migliori e amare veramente dovremmo prendere esempio proprio dai cani”.
Di solito, la notte prima delle nozze rappresenta un momento molto particolare. Tu come l’hai vissuta?
“La notte prima del matrimonio non ho dormito per l’emozione. Starei ore a guardare la mia Nala per quanto la amo. Quando ci si unisce in matrimonio si giura davanti a Dio amore eterno e fedeltà per tutta la vita. In salute e in malattia, in ricchezza e in povertà. Il cane è l’unico, a differenza del 99% degli esseri umani, a vivere e a dimostrare questo”.
La tua è chiaramente una provocazione. Qual è il messaggio che vuoi lanciare?
“Trovo sconcertante che ci siano bestie che abbandonano i propri cani. Un cane è per tutta la vita. Non vanno abbandonati. Inoltre, il nostro matrimonio rappresenta l’amore e l’amore è libero e dobbiamo essere liberi di amare chi vogliamo che si tratti di un uomo, di una donna, di un cane di qualsiasi altra cosa che generi amore. Per questo motivo voglio urlare basta discriminazioni”.
Il tuo è anche un invito alla salvaguardia degli animali domestici, contro ogni sorta di sfruttamento e abbandono…
“Sì, è così. Con questo matrimonio vorrei ricordare che i cani vanno amati e protetti e non abbandonati; che i cani hanno dei sentimenti e non sono dei giocattoli perciò non vanno maltrattati. Non ho rimpianti e non rinnego nulla. Risposerei Nala domani stesso. Non potevo compiere decisione migliore per la mia felicità”.
Sei fidanzatissimo, già da alcuni anni. Come ha accolto il tuo compagno la tua decisione di sposare il vostro cane?
“Ho preferito sposare un cane piuttosto che il mio compagno e lo rifarei altre dieci volte. Il mio compagno mi comprende. Qual è lo scandalo, scusate? Il cane non ha nulla in meno rispetto all’uomo, anzi trovo che sia molto migliore. E’ necessario imparare a guardare oltre le barriere e smettetela di vedere tutto offuscato. Pulite e aprite i vostri cuori. Guardate oltre l’apparenza”.
Che cosa rappresenta per te Nala?
“Quando mi hanno operato per il cancro e quando ho successivamente scoperto di avere delle metastasi, Nala è stata determinante per me. Lo è stata per mille ragioni diverse, più di alcune persone care che ho. Questo non toglie che chi ho vicino non mi ha dato amore, anzi, ma ognuno vive e interpreta l’amore a modo proprio e io so che Nala, anche in quell’occasione, ha rappresentato ciò che dovrebbe essere l’amore. Quindi sono alle stelle e finalmente siamo sposati”.
Com’è stato questo matrimonio human-canino?
“Il giorno del nostro matrimonio eravamo emozionatissimi. Pochissimi invitati e una festa semplice. Una buonissima torta che poteva essere mangiata da entrambi e che abbiamo divorato. E poi Il nostro bacio che non può mancare mai. Guai se non le do il bacetto! Sì offende la signorina, eh! Ha un bel caratterino. Ho voluto festeggiare in maniera semplice perché il nostro amore non ha bisogno di sfarzo. E aggiungo anche che, fortunatamente, il nostro matrimonio non conoscerà mai il rischio di tradimento e di divorzio, cosa che accade a tantissime coppie che si sposano. Abbiamo celebrato le nozze all’aperto, in mezzo al verde, in una bellissima villa e poi abbiamo fatto un salto in Vaticano, a Piazza San Pietro. Il verde rappresenta la speranza e la nostra speranza è che con questo matrimonio che alcuni vedranno come una provocazione si possa toccare il cuore di chi ancora ha dei pregiudizi verso l’amore e si possa toccare il cuore di chi ancora abbandona gli animali”.