Torniamo ad occuparci della gara d’appalto da 14 milioni di euro indetta dal Comune di Bari per l’appalto del servizio mensa nelle scuole del capoluogo pugliese. Dopo il ricorso al Tar da parte Sebastiano Ladisa, il quale in una lettera ha denunciato una serie di disattenzioni e grossolani errori di valutazione da parte dei dirigenti incaricati e aver parlato prima con l‘avvocato Roberta Lorusso, responsabile della Ripartizione Pubblica Istruzione, e poi con la dottoressa Lupelli, presidente della commissione, siamo tornati sul posto a caccia di altre risposte. Dopo diversi tentativi andati a vuoto, siamo riusciti ad incontrare la dottoressa Valrosso, RUP di questo procedimento, che però non è stata autorizzata a parlare con noi nonostante un’autorizzazione formale presentata.
Siamo riusciti però ad intervistare Paola Romano, assessora del Comune di Bari alle Politiche educative e giovanili. “La politica non entra ed è ben lontana da queste gare – le sue parole -. Abbiamo fiducia nel Tar e nella nostra Amministrazione, attendiamo fiduciosi. Gli atti sono sempre motivati, a noi politici tocca fare le interviste. Il ribasso del 10%? Le nostre gare su questi servizi per l’80% dell’offerta sono basate sull’analisi della qualità. Quando scegliamo servizi come questi di non utilizzare lo strumento del massimo ribasso ma dell’analisi qualitativa”. La nostra inchiesta però non finisce qui.