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Bari, netturbino ucciso nel parcheggio dell’Amiu. Annullata la condanna a 30 anni per l’ex amante: “Poche prove”

15 Aprile 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
15 Aprile 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

La condanna a 30 anni di reclusione inflitta a Vincenza Mariani, la 58enne imprenditrice di Cassano Murge accusata di aver ordinato l’omicidio del suo amante e netturbino dell’Amiu Michele Amedeo, è stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione perché non ci sono prove sufficienti. Confermate invece le condanne a 30 anni per Giuseppe Baccellieri, reo confesso e ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio, e per Massimo Margheriti, alla guida dell’auto: i due sono rispettivamente genero ed ex dipendente del salottificio di Mariani. Confermata anche la condanna a 14 anni e 8 mesi di reclusione per Michele Costantino, il fornitore dell’auto rubata e dell’arma usata per il delitto.

I fatti risalgono al 25 aprile 2017, la vittima fu freddata da tre colpi di pistola nel parcheggio dell’Amiu dopo il turno di lavoro. I giudici hanno accolto il ricorso della difesa della donna e il processo si trasferisce ora alla Corte d’assise d’appello. La 58enne in passato era stata “mandante di un grave atto intimidatorio” e autrice di “rinnovate minacce” ai danni del suo amante, ma per i giudici il movente omicida resta “legato da una base probatoria primaria sufficientemente solida e convincente”. Erano stati proprio i giudici della Corte d’assise d’appello di Bari nel 2021 a confermare la decisione di primo grado e a condannare l’imprenditrice sulla base di alcune intercettazioni fatte proprio a Costantino e Margheriti: il primo ha affermato che la 58enne aveva promesso 5mila euro per l’omicidio, mentre il secondo ha dichiarato che l’imprenditrice aveva ordinato la morte dell’amante. Baccellieri invece ha sempre negato il coinvolgimento di sua suocera e ha dichiarato di “aver agito autonomamente per punire la vittima che, con la decisione di interrompere la relazione sentimentale, avrebbe causato un clima di tensione e depressione in famiglia”.