Questa mattina, presso la banchina n. 14 del Terminal crociere del Porto di Bari, il vicesindaco Eugenio di Sciascio è intervenuto alla cerimonia di commemorazione del 78° anniversario dell’esplosione della nave statunitense Charles Henderson.
“Oggi ricordiamo l’esplosione nel porto di Bari della nave Henderson, durante l’ultimo mese della Seconda guerra mondiale, il 9 aprile 1945 – ha dichiarato Di Sciascio -. Un evento luttuoso che rappresenta per la città e per gli abitanti una ferita indelebile, con il suo carico di centinaia di morti, feriti e devastazioni. Quest’anno, purtroppo, alla necessità di fare memoria, si aggiunge l’opportunità di allargare lo sguardo al ritorno, dopo 80 anni, della guerra in Europa. Memori dei lutti e delle tragedie subite, dobbiamo invocare la pace, una pace giusta che ristabilisca i diritti dell’Ucraina aggredita e che superi le logiche di occupazione territoriale. Credevamo che i popoli dell’Europa avessero imparato la lezione del XX secolo, che la guerra non ha vincitori ma solo vinti, ma così non è stato. Ecco la necessità di rinnovare la memoria e narrarne anche alle più giovani generazioni”.
Il 9 aprile 1945, alle ore 11.57, a pochi giorni dalla fine della Seconda guerra mondiale, per cause mai accertate, nel porto di Bari esplose improvvisamente il piroscafo americano Charles Henderson, che trasportava un carico di bombe e materiale bellico. Vari spezzoni della nave furono lanciati in un raggio di diversi chilometri, provocando danni agli edifici della zona portuale. I vetri delle case, anche a notevole distanza dal porto, andarono in frantumi. La deflagrazione causò centinaia di vittime tra militari e civili, seminando distruzione e morte. La cerimonia, posticipata rispetto alla data dell’anniversario, che quest’anno coincideva con la Pasqua, è stata organizzata dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Bari, dall’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale e dalla Capitaneria di Porto di Bari.