Torniamo ad occuparci della gara da 14 milioni di euro indetta dal Comune di Bari per l’appalto del servizio mensa nelle scuole del capoluogo pugliese. A denunciare delle perplessità sulla gara, soprattutto sul fatto che il R.U.P. abbia incontrato uno degli aggiudicatori della gara durante l’espletamento della stessa è stato proprio Sebastiano Ladisa che ha deciso di ricorrere al Tar. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, con la speranza che non ci portasse in tarantella come il dottor Lopresti di “Sviluppo e Lavoro”. “Ho scritto tutto in una lettera aperta indirizzata al Sindaco. La commissione, per l’importanza del ruolo della gara d’appalto che in passato ha avuto criticità enormi, dovrebbe essere verificata da persone con certe competenze. Quella commissione era inadeguata al fine di valutare i progetti fatti dalle società. Non ci sono stati elementi chiari e univoci in merito alla scelta di alcuni capitoli del progetto”. Per quanto riguarda l’incontro del R.U.P. con uno degli aggiudicatari, Ladisa ha sottolineato come “nel momento in cui la gara è aperta nessun funzionario pubblico deve incontrare i protagonisti di una procedura di gara perché deve essere superpartes soprattutto perché doveva ancora dare un suo giudizio sull’anomalia dell’offerta economica. Quando ci sono dei seggi di gara il R.U.P. non può incontrare nessun appaltatore. In tutto questo il Sindaco non mi ha risposto, dato il rapporto che c’è di conoscenza da tanti hanno sono rammaricato da questa sua posizione da Ponzio Pilato. Una verifica puntuale dei progetti è giusta soprattutto nei confronti dei cittadini a cui bisogna dare un servizio chiaro. Il giudizio è in fase embrionale e quindi ci vorrà tempo”. Rispetto a quanto pensavamo, il dottor Ladisa ci ha concesso anche la visita nelle cucine dell’azienda. Chissà come finirà questa storia.
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- di: Raffaele Caruso
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