“Dove sono i bagni pubblici in centro a Bari? Sono abbastanza? In che condizioni si trovano? Interrogativi che gli esercenti del centro storico si pongono alla partenza di una stagione turistica che si preannuncia molto positiva. Il timore però è che di fronte ai grandi numeri dei visitatori vi siano quelli piccoli e insufficienti dei gabinetti. Sono gli stessi turisti a lamentarsi”. A riferirlo è Viviana Cippone, titolare della caffetteria Bacio di Latte in via Sparano 25/a. “Nei giorni di maggiore affollamento – spiega – nel mio locale si forma una lunga fila solo per andare in bagno. I turisti sono stupiti e chiedono a noi perché in questa città facciano fatica a trovare i bagni pubblici”. Il personale è costretto a intervenire più volte nel corso della giornata per tenere puliti i servizi igienici utilizzati da centinaia di persone. “Naturalmente non possiamo lasciare i bagni in uno stato indecoroso – prosegue la titolare di Bacio di Latte – ma questo crea problemi con la normale organizzazione del lavoro. Nei momenti di punta siamo in difficoltà. Mi chiedo: è giusto pagare per inefficienze non nostre?”.
Il locale di via Sparano non è l’unico a dover fronteggiare una simile situazione. Lo fa sapere Donato Cippone, ex consigliere comunale e portavoce del coordinamento regionale Onda Verde Puglia Facciamo Rete. “Ho avuto numerose segnalazioni, come ad esempio da parte delle caffetterie Veronero, di esercenti alle prese con turisti alla ricerca dei bagni pubblici – osserva Cippone -. Devono affrontare quotidianamente quest’emergenza e Io fanno con grande imbarazzo: la mancanza di un servizio elementare come i bagni pubblici non costituisce esattamente un bel biglietto da visita per la città. Mi risulta che nei cinque municipi di Bari vi sia una dozzina scarsa di bagni pubblici di cui meno della metà è perfettamente efficiente. L’urgenza maggiore riguarda il centro storico: il salotto buono dovrebbe avere anche la toilette. Pare un’ovvietà ma non è così. In ogni caso la soluzione non può essere affidarsi ai privati: non è tollerabile che i commercianti paghino per mancanze e ritardi delle amministrazioni”. La crescita degli arrivi e delle presenze turistiche non pare adeguatamente supportata da quella dei servizi igienici. “La Puglia e Bari sono mete turistiche in forte ascesa – riflette Cippone – occorre intervenire con tempestività proprio affinché questa crescita non sia caotica e controproducente creando disagi agli esercenti, ai cittadini e ai turisti stessi. Passato questo critico ponte del Primo maggio, non è difficile prevedere che per la festa di san Nicola i problemi aumenteranno. E non mi voglio immaginare cosa succederà quest’estate. Invito dunque il sindaco Decaro a intervenire senza indugio e a dare un senso a espressioni ‘come città metropolitana dell’accoglienza’ usate con troppa superficialità, evidentemente, se a Bari i turisti devono tribolare solo per fare la pipì”.