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Nel vortice della cocaina, Leo cambia vita. Accetta un lavoro come pastore: “Basta con quella merda”

6 Maggio 2023
– Autore: Eleonora Francklin
6 Maggio 2023
– Autore: Eleonora Francklin

“Come sta Leo?”. È una domanda che ci è stata rivolta tantissime volte in questo ultimo periodo. In tanti ci hanno chiesto sue notizie e molti altri lo hanno contattato chiedendo se i rapporti con Antonio fossero ancora saldi o no. In realtà con Leo non ci sono mai stati problemi, nonostante le ramanzine fatte avanti e dietro la telecamere. Per un periodo gli abbiamo lasciato il suo spazio per farlo continuare col suo percorso e adesso abbiamo ricevuto da lui una notizia che ci ha fatto restare basiti: martedì partirà in un paese lontano per andare a lavorare nel mondo della pastorizia. Ebbene sì, Leo ha deciso di abbandonare il percorso che lo stava portando verso la comunità per rimboccarsi le maniche e andare a mungere le vacche e far pascolare le pecore. Un lavoro duro, ma che di certo potrà aiutarlo. “Dal giorno del mio compleanno non faccio più uso di droga. Sono completamente pulito. Ho deciso di chiudere con quella merda e potevo solo deciderlo io, da solo. Purtroppo non si possono aspettare 4 mesi per andare in comunità e così, quando ho avuto questa proposta, ho deciso di cambiare vita e di mettermi in gioco. Avrò vitto, alloggio e il compenso per il lavoro che farò. So che per fare questa scelta bisogna avere tanto coraggio, ma io devo cambiare prima per me stesso. Voi mi avete aiutato tantissimo e non potevo avvisarvi di questa mia scelta. a voi devo tutto, come a chi mi ha aiutato in questo periodo”. Leo al momento non vuole parlare di suo figlio e della sua compagna, ha deciso però che vuole riconoscerlo e che quando sarà pronto farà di tutto per poterlo vedere. Ancora scioccati dalla notizia, abbiamo deciso di accompagnarlo in aeroporto per un ultimo saluto, con la speranza che questo cammino possa essere efficace per Leo e per il suo percorso contro la droga. Questa, però, è una sconfitta delle istituzioni e della burocrazia perché non si può aspettare così tanto per ottenere un posto in comunità.