Due giorni fa il sindaco di Turi, Tina Resta, ha firmato un’ordinanza che vieta il bivacco e l’uso dei bagni pubblici per lavare gli indumenti fino al 30 giugno. Una decisione presa a poche settimane dall’inizio della raccolta delle ciliegie con il territorio di Turi che viene invaso da lavoratori stagionali. Molti di questi, purtroppo, non sono in regola e si accampano in zone abbandonate come l’ex macello comunale ma anche la zona del cimitero e dello stadio. Ed è proprio da questi posti che sono iniziati i controlli da parte della Polizia Locale e dei Carabinieri. Già le prime tende sono comparse e sono state sequestrate, come anche fornelli e indumenti. È stata staccata anche la corrente a un contatore a cui i migranti si erano allacciati. Durante i controlli non sono state trovate persone e si presume che fossero impegnate nei campi. Le operazioni di polizia si sono poi spostate nei bagni pubblici dove solitamente i migranti lavano i vestiti. Una situazione che negli scorsi anni è stata fuori controllo, arrivando anche al culmine con un accoltellamento in piazza. Nel prossimo video vi faremo ascoltare la testimonianza di tre marocchini, irregolari, che si sono accordati con alcuni imprenditori del posto per raccogliere le ciliegie a nero.