Aggredito dal “rivale” in amore con una coltellata che poteva fargli perdere l’occhio. Siamo a Triggiano dove, come in altre città (vedi Sannicandro o Bari), si arriva ad aggressioni spropositate per dei futili motivi. Ma partiamo dall’inizio. Il giovane aggredito, l’estate scorsa, si era fidanzato con una ragazza, la stessa che, dopo essersi lasciata con lui, si è messa insieme all’aggressore. Le minacce tra i due ragazzi sono iniziate quando l’aggredito, sentito sempre osservato, ha fatto notare il tutto alla giovane dicendole di avvisare il suo nuovo ragazzo che se avesse continuato sarebbe finita male. Dopo questa ambasciata tra i due sono iniziate le minacce sui social fino alla sera dell’aggressione. Il ragazzo di Triggiano viene “convocato” nella piazza. Essendo però in compagnia delle sorelline e della madre, quest’ultima non lo lascia andare da solo. Arrivano nella villa comunale e però non trovano nessuno. Tornato a casa si è accorto che ad aspettarlo c’era il nuovo fidanzato della ex, un giovane noto del quartiere San Paolo, che prima gli ha sferrato un fendente sul sopracciglio, rischiando di prendergli l’occhio, e poi, una volta messo ko il rivale ha iniziato a sferragli dei calci. La madre ha cercato di inseguire l’aggressore del figlio, senza riuscirci. I tempi sono cambiati, prima sì c’erano le “spedizioni punitive” che si risolvevano con qualche calata. Adesso si arriva ad usare delle armi rischiando di uccidere qualcuno.