“Ci sentiamo abbandonati”. Claudio e la sua famiglia sono bloccati in casa dal 10 dicembre a causa della positività riscontrata in lui e in sua figlia autistica di 5 anni. Dopo aver effettuato un secondo tampone molecolare il 17 dicembre, dove erano negativi Claudio e la sua compagna, la piccola è risultata di nuovo positiva. Come da protocollo hanno rifatto un terzo tampone che ha dato un risultato incerto per la bambina.
“Abbiamo fatto il terzo tampone il 23 dicembre e rispetto alle altre volte non ci è arrivato nessun messaggio dalla Asl. Per scoprire il risultato il 24 dicembre ho chiamato alla guardia medica che tramite il codice fiscale è riuscito a risalire ai risultati. Da quel giorno non abbiamo più notizie dalla Asl, non rispondono al numero verde che per altro funziona solo con il telefono fisso”.
“La mia compagna dopo tanti giorni negativa è risultata positiva il 23 dicembre e nonostante questo ad oggi il suo green pass risulta attivo. Anche per lei scoprire il risultato del test è stato un’impresa e ad oggi non sappiamo quando dovranno effettuare il tampone di controllo”.
“Mia figlia è affetta da autismo e in questi giorni sta soffrendo a stare in casa. Abbiamo bisogno di capire se è ancora positiva perché ha bisogno di uscire. Si avvicina alla porta e piange perché vuole fare una passeggiata. Non è possibile che questo sistema, dopo due anni, non funzioni. È tutto sbagliato”.
“L’ultimo messaggio ricevuto dalla Asl è stato il 17 dicembre, da allora siamo stati completamente abbandonati. Capisco che ci sono state le vacanze natalizie, ma non è possibile che nessuno abbia lavorato in questi giorni, che non siano stati effettuati dei tamponi. Non è solo per il lavoro, ma è soprattutto per chi è affetto da disabilità. Ci dovrebbe essere più accortezza in questi casi e invece sono abbandonati al loro destino”.