L’inchiesta sull’omicidio di Benedetto Petrone, il 18enne operaio comunista ucciso la sera del 28 novembre 1977 in piazza Massari a Bari durante un’azione collettiva di matrice fascista, non è stata archiviata. Il gip di Bari Angelo Salerno si è opposto alla richiesta della Procura e se ne discuterà nuovamente in un’altra udienza fissata il prossimo 4 luglio. Il procedimento è a carico di ignoti e resta aperto nel tentativo di individuare altri responsabili oltre a Giuseppe Piccolo, al momento l’unico colpevole in quanto esecutore materiale dell’omicidio. Per la famiglia di Petrone e per l’Anpi però non è stato l’unico ad agire. Piccolo, che è stato condannato in primo grado a 22 anni, pena poi ridotta a 16 anni nel 1982, si è tolto la vita in carcere nel 1984. La decisione verrà presa al termine della discussione fissata il 4 luglio: il gip potrà optare per l’archiviazione del caso o disporre nuove indagini che potrebbero portare ad un processo bis.
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- di: Raffaele Caruso
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