Torniamo a parlare dell’aggressione avvenuta a Triggiano la sera di mercoledì 31 maggio, intorno alle 21, nei pressi di viale Ezio Vanoni dove un 17enne è stato accoltellato alle braccia da due bulli Dopo aver raccontato l’episodio di cronaca, siamo andati a trovarlo. “Stavo rientrando a casa con i miei amici, all’improvviso arrivano questi due ragazzi e una ragazza. Non li conoscevamo, iniziano a chiedere informazioni sulla bicicletta di un mio amico e volevano fare un giro – racconta il giovane -. Volevano rubarla, mi sono fatto avanti e ho detto ai miei amici di andarcene. Così mi hanno sferrato il primo colpo sulle braccia. Abbiamo iniziato a correre, mi hanno raggiunto mentre fuggivo e mi hanno colpito per la seconda volta. Ho avuto paura. Con il braccio sanguinante ho raggiunto la caserma dei Carabinieri, da lì ho chiamato mamma e ho sporto denuncia, prima però sono andato in Pronto Soccorso per medicarmi. Mi hanno messo 10 punti al braccio destro, 12 all’altro braccio. Sono 22 in totale. Quest’aggressione mi ha sconvolto tanto, anche se chi si deve vergognare non sono io, ma loro”.

Il fenomeno delle aggressioni tra giovani purtroppo è in continua espansione. A Bari si sono registrati altri due episodi nell’ultimo weekend.  Grazie al coraggio della vittima, due 15enni sono stati rintracciati e denunciati. “Non oso immaginare se quei colpi fossero stati scagliati in altre parti del corpo – afferma la mamma del 17enne -. Abbiamo provato subito a rintracciare questi bulli, loro poi tornano subito liberi mentre i nostri ragazzi hanno paura ad uscire dopo aver subito questo. Le ferite esterne si rimarginano in fretta, quelle interne no e ci vuole più tempo. Non ci credo che nessuno abbia visto nulla, anche le Forze dell’Ordine. Ci vuole più sicurezza, chiedo questo alle autorità”.