“Michele Emiliano è rimasto sconcertato dai fatti che hanno portato agli arresti recenti e con la sua Giunta, il suo capo di Gabinetto Stefanazzi e il suo segretario generale Venneri, nonché responsabile dell’anticorruzione, ha giurato che si cambierà passo e si vivisezioneranno appalti e procedure che erano in capo a Lerario. Poverino, come sempre tenta di chiamarsi fuori dalla rete di persone da lui creata e a lui fedelissimi. Ma davvero ci vuole prendere per i fondelli?”.
Inizia così il post denuncia pubblicato su Facebook dall’ex consigliere regionale Mario Conca, che sui social attacca il governatore Michele Emiliano. “Ma è lo stesso Emiliano che tutte quelle persone ha nominato? Ma è lo stesso Emiliano che seppe il giorno prima del suo rinvio a giudizio e denunciò la talpa? È sempre lo stesso Emiliano usa le querele per smorzare il dissenso? Ma è lo stesso Emiliano che è stato rinviato a giudizio, unitamente al suo capo di Gabinetto Stefanazzi, perché imprenditori pugliesi (Ladisa/Mescia), stando all’impianto accusatorio, avrebbero pagato circa 60 mila euro di fatture alla società piemontese Eggers per la consulenza fornita al Presidente nella campagna elettorale per le primarie PD del 2017 contro Renzi e Orlando? – si legge nel post -. Ma è lo stesso imprenditore che gestisce appalti milionari con aziende ospedaliere pugliesi che abbandonò il centro cottura di Monte Laureto, che serviva il San Giacomo di Monopoli e il Santa Maria degli Angeli di Putignano, in barba agli impegni di gara, alla qualità dei pasti e al disagio dei lavoratori? Ma sono le stesse aziende sanitarie, i cui direttori generali sono stati designati dal medesimo presidentissimo amatissimo, che da anni prorogano i servizi di refezione ospedaliera rimandando la gara unica da 400 milioni di euro e in barba alla legge?”.
“Poco importa cosa accerterà la Procura di Torino, rimane immorale che chi ha contratti milionari con la struttura pubblica sostenga economicamente chi quella struttura regge e coordina per mezzo di suoi uomini – continua Conca -. Ma è lo stesso Emiliano a cui denunciavo gli abusi e le angherie di un primario di Taranto che anziché perseguirlo querelò me (oggi io sono parte lesa e il primario rinviato a giudizio)? Ma è lo stesso Emiliano che anziché verificare per il tramite dei suoi uomini di fiducia, Stefanazzi e Venneri, l’operato di Aqp e dare conto del suo operato nel fare nomine di Giunta, ha querelato me che glielo ricordavo con atti consiliari ed esposti? Ma è lo stesso Emiliano che mi ha minacciato querela perché ho denunciato gli sprechi delle piscine che non hanno mai visto l’acqua e su cui la Corte dei Conti sembra si sia arenata dopo un anno e mezzo dal mio interrogatorio alla Gdf? Ma è lo stesso Emiliano che per il tramite del suo legale ha fatto opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dal PM Roberto Rossi, oggi Procuratore Capo, all’ennesima querela che mi aveva riservato? Ma è lo stesso Emiliano che spreca milioni di euro a legislatura per circondarsi di consiglieri del Presidente per riciclare trombati e assolutamente inutili alla collettività? Ma è lo stesso Emiliano che ha fatto lievitare i dipartimenti regionali, che ha portato le aziende sanitarie da 10 a 15 e che si è inventato il vice capo di Gabinetto gravando per milioni di euro ogni anno le casse pubbliche per accrescere la sua rete di potere? Ma è lo stesso Emiliano a cui ho denunciato e non ha mai risposto il mancato rispetto dei regolamenti sull’ex articolo 26 e gli abusi della tariffa extra alberghiera che avevo fatto abolire e che taluni privati ancora applicano ai pazienti?
Ma è lo stesso Stefanazzi che è indagato con il DG di Asset, Sannicandro, sull’appalto milionario del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto? Ma è lo stesso Stefanazzi a cui denunciai l’abuso del Cda di Adp nei confronti di un dirigente vincitore di concorso che permane ancora oggi e a cui non mi ha mai risposto? Ma sono gli stessi Emiliano, Stefanazzi e Venneri a cui spiegai che la gara del Lavanolo da 187 milioni stesse facendo lievitare i costi del 71% facendo sprecare oltre 30 milioni di euro e che non batterono ciglio e non diedero risposte? Ma è lo stesso Venneri ha cui ho denunciato questioni delicate all’interno di Aqp e per le quali non ho mai ricevuto risposta? Ma è lo stesso Venneri che coordina il nucleo ispettivo regionale sanitario (nirs) a cui ho scritto molte volte e non ho mai ricevuto risposte”.
“Sono gli stessi uomini del Presidente che erano preposti al controllo delle strutture regionali e che non hanno proferito parola sulla cartolarizzazione di 35 milioni di euro operata da Aqp per solo un milione ad una società partenopea? Sto ancora aspettando risposta alla mia richiesta di accesso agli atti – conclude -. Tralascerò i dettagli della giunta regionale e delle altre agenzie regionali, ma è fatto noto che lì siedono tuttora, o si sono avvicendati negli anni, diversi personaggi indagati per truffe contro l’erario, mercimonio elettorale, feste di compleanno pagate, intervenuta prescrizione, turbativa. Che bella famiglia! Nel frattempo l’opposizione di destra si divide sulla necessità di utilizzare la commissione antimafia o di creare una cosa ex novo per indagare, ma se lo sanno pure le pietre che le commissioni non accertano mai verità e servono solo a buttare fumo negli occhi? Emiliano dimettiti, vatti a vendere a chi non ti conosce e vai a rispondere delle tue gravi responsabilità di leader incontrastato”.